” Il mio è un vago ricordo che ho di bambina.Sarà stato il 1987/88 , avevo 6-7 anni. Eravamo venuti ad abitare qui da qualche annetto. Io assieme a mio padre e ad altre persone che abitavano nei dintorni scendevamo giù in piazza Miranapoli per protestare contro questi camion che venivano a scaricare rifiuti. Alcune persone tra cui anche mio padre restavano anche di notte, sistemavano dei copertoni sulla strada per evitare il passaggio; mentre di giorno,la cosa che mi è rimasta impressa è che formavamo lunghe catene umane dandoci tutti la mano e bloccare la strada ai camion” Questo è il racconto di M.I. e molti come lei hanno ricordi simili, come del fumo e l’odore acre che si propagava tutto intorno costringendo a chiudere le imposte,un odore persistente che provocava bruciore alla gola e in generale problemi alla vie respiratorie. Negli anni 80/90 alle pendici del parco nazionale del Vesuvio , c’erano ( e ci sono ancora) delle cave da cui si estraevano materiali per la costruzione edile. Con il passare degli anni restavano però solo enormi crateri, e qualcuno ha avuto la brillantissima idea di riempirli con tutto quello che poteva considerarsi “rifiuto” ; copertoni, immondizie civili ma anche industriali e ultimamente si è avuta la certezza che venissero sversati scarti industriali chimici altamente tossici. La zona delle cave interessa una zona molto ampia, che va dalla zona di San Vito fino ai confini di San Sebastiano al Vesuvio, e proprio in quelle zone , secondo recenti sondaggi e ricerche che si concentra la più alta incidenza di malattie tumorali. Due famiglie su tre hanno un congiunto con tali patologie, Il professore Ciannella ha espresso tutta la sua preoccupazione dichiarando che “Più della metà del Territorio è evidentemente malato. In un campione del genere la concentrazione di leucemie è preoccupante. In almeno 62 famiglie sono state registrati casi di mesotelioma, un tumore incurabile dell’apparato respiratorio dovuto in particolar modo all’esposizione prolungata all’amianto o derivati. Si tratta di persone che, inconsapevolmente, hanno respirato fibrille provocate dalla rottura o dalla combustione delle lastre di Eternit”che continua dicendo :”Bisogna monitorare acqua, aria e terreni meticolosamente, per impedire l’insorgere di altri casi di tumore”. si proprio cosi, quei veleni, sono negli anni stati assorbiti dalla terra inquinandola, tutto ciò che cresce su queste terre è a rischio, le stesse sorgenti potrebbero essere gravemente compromesse. E’ a rischio la gente che si ritrova a combattere con tumori, leucemie, neoplasie. Un parroco dichiarò qualche tempo fa ” non ho mai ufficiato tanti funerali di bambini come in quelle zone“. La tristissima verità è questa, quella di persone ormai assuefatte alle promesse del politico di turno e di amministrazioni senzienti dell’epoca. il problema rimane e se si chiedesse ad un abitante qualsiasi quale sarebbe la soluzione ideale , con rabbia ed angoscia probabilmente risponderebbe “andare via”. vendere tutto e andare via, ma a chi? chi comprerebbe una casa in quelle zone? chi investirebbe nell’acquisto di un terreno che resterebbe solo spazio vuoto? Guardando la situazione non da tecnici, politici o altro, bisognerebbe quantomeno osservare dal punto di vista di chi, fino ad ora ha pianto amici e familiari come se ci fosse stata una guerra, ma di quelle con fucili e proiettili , una battaglia fatta di veleni nascosti che ti colpiscono pian piano senza farsi sentire, subdoli e infami, l’ infamia che gente senza scrupoli ha posto in essere, arricchendosi oltre ogni misura sulla morte altrui. Spesso qualche turista del nord Italia chiede ” come fate a vivere in quelle zone con il pericolo del Vesuvio che potrebbe risvegliarsi?”. Il Vesuvio, è l’ultimo dei problemi caro turista, in caso, sarebbe un evento naturale, che nulla avrebbe a che fare rispetto ai danni causati dall’uomo, piuttosto penserei ai migliaia di camion provenienti dal vostro nord che hanno accellerato e in qualche caso avviato un processo di morte, seminando nella nostra terra, sciogliendo nelle nostre acquee, liberando nella nostra aria tutto il veleno che possono causare profitto e potere. Grazie!
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Voc’è popolo voc’è DDio, Tumori ad Ercolano.
by ninkonanko • • 0 Comments
Voc’è popolo voc’è DDio, Tumori ad Ercolano.ultima modifica: 2014-10-30T14:57:04+01:00da
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